FAQ
Molti pazienti purtroppo, soprattutto per brutte esperienze passate, hanno molta paura del dentista. Abbiamo però a disposizione varie tecniche e strumenti che ci consentono di trattare il paziente portandolo ad uno stato di rilassamento.
La sedazione cosciente con Protossido di Azoto è lo strumento più efficace che può essere utilizzato al fine di ridurre al minimo ansia e dolore. Si tratta di un gas a base di ossigeno e Protossido di Azoto che, erogato in modo sicuro da una macchina specifica, porta gradualmente il paziente a non provare più paura e a sentirsi assolutamente rilassato.
Un impianto è una radice artificiale cilindrica o conica in titanio, che viene inserita dentro l’osso, andando così a sostituire la radice di un dente mancante.
La superficie dell’impianto è di solito a vite ed è trattata con sabbiatura e/o mordenzatura acida. Questi processi la rendono rugosa e fanno sì che aumenti la superficie di contatto con l’osso. Il processo di intimo contatto tra osso e impianto prende il nome di osteointegrazione. Dopo l’inserimento della radice artificiale, si sutura di norma la gengiva al di sopra e si lascia il tutto sommerso per il tempo necessario.
L’impianto dopo tre-quattro mesi dall’inserimento viene scoperto. Si effettua cioè una piccola incisione e se ne espone la testa all’ambiente orale. Sulla testa dell’impianto verrà poi, con varie metodiche, avvitato o cementato un dente finto.
Esistono moltissimi sistemi implantari. È buona norma dire al paziente che tipo di impianto sia stato inserito e consegnargli il passaporto implantare. Si tratta di un importante documento che contiene misure e marca dell’impianto, il tipo, la data di inserimento e la componentistica utilizzata.
Assolutamente no. Una volta fatta l’anestesia, la procedura di inserimento dell’impianto, in mani esperte è rapida e indolore. Anche il post operatorio di norma è tranquillo, anche se possono insorgere lieve dolore, gonfiore e talvolta sanguinamento.
I farmaci idonei, uniti alla consulenza h24 del dentista, presente dopo ogni intervento di implantologia dentale, ridurranno l’incidenza di questi eventi.
Lo sbiancamento dentale è un trattamento cosmetico che rende i denti più bianchi. Possono essere sbiancati solo i denti naturali, vitali o devitalizzati e non denti protesizzati o otturazioni. Il meccanismo che interviene sulla schiaritura dello smalto si basa sulla liberazione di ossigeno da paste contenenti perossido di idrogeno o perossido di carbamide. L’ossigeno disgrega i pigmenti che colorano il dente e lo schiarisce.
Lo sbiancamento dentale si utilizza anche in discromie dovute a stati patologici (come ad esempio la fluorosi), causate dall’uso di tetracicline nell’infanzia, o da emorragie interne al dente.
I denti vitali possono essere trattati in studio, in office bleaching, oppure fornendo mascherine e prodotto sbiancante al paziente, che lo userà a casa secondo le indicazioni del dentista (walking bleaching).
Lo sbiancamento dei denti devitalizzati, che di norma ha ottimi risultati, si effettua in studio con l’inserimento della pasta sbiancante nel dente che, protetta da un’otturazione provvisoria , verrà rimossa ed eventualmente riapplicata la settimana successiva e fino a risultato ottenuto.
Lo sbiancamento dentale è un trattamento cosmetico che rende i denti più bianchi. Possono essere sbiancati solo i denti naturali, vitali o devitalizzati e non denti protesizzati o otturazioni. Il meccanismo che interviene sulla schiaritura dello smalto si basa sulla liberazione di ossigeno da paste contenenti perossido di idrogeno o perossido di carbamide. L’ossigeno disgrega i pigmenti che colorano il dente e lo schiarisce.
Lo sbiancamento dentale si utilizza anche in discromie dovute a stati patologici (come ad esempio la fluorosi), causate dall’uso di tetracicline nell’infanzia, o da emorragie interne al dente.
I denti vitali possono essere trattati in studio, in office bleaching, oppure fornendo mascherine e prodotto sbiancante al paziente, che lo userà a casa secondo le indicazioni del dentista (walking bleaching).
Lo sbiancamento dei denti devitalizzati, che di norma ha ottimi risultati, si effettua in studio con l’inserimento della pasta sbiancante nel dente che, protetta da un’otturazione provvisoria , verrà rimossa ed eventualmente riapplicata la settimana successiva e fino a risultato ottenuto.
La protesi dentale è un manufatto, realizzato da un Odontotecnico abilitato sotto la prescrizione di un Medico Odontoiatra, utilizzato per rimpiazzare la dentatura originaria persa o compromessa per motivi funzionali e/o estetici. Sono i cosiddetti “denti finti” che devono sembrare “veri” e hanno la funzione di riabilitare l’estetica orale e la masticazione del paziente.
La disciplina della protesi dentaria è divisa in due branche:
- la protesi fissa, che riabilita il paziente con denti fissi su impianti o, ove presenti, su denti naturali utilizzati come pilastri, ai quali collegare gli elementi dentari mancanti;
- la protesi rimovibile, o mobile, che riabilita la masticazione con dispositivi che devono essere rimossi dalla bocca per le procedure di igiene quotidiana. Rientrano in questa categoria, ad esempio, le protesi mobili su impianti dentali o gli scheletrati con ganci.
Dipende dai materiali usati, dall’abilità e dall’esperienza del dentista e dell’odontotecnico, dalle loro conoscenze nel campo della protesi estetica dentale e del viso, oltre che dalla correttezza delle procedure utilizzate.
I materiali che abbiamo oggi a disposizione, come ad esempio le ceramiche senza metallo, ci consentono di ripristinare l’estetica dentale garantendo risultati estremamente naturali. Guarda qui qualche caso clinico.
Uno studio preliminare del viso e della bocca del paziente, anche con tecniche digitali, la conoscenza dei parametri estetici e funzionali, il trattamento atraumatico e preciso dei tessuti, consentono di ottenere risultati assolutamente naturali ed invisibili.
Verso i 3-4 anni bisognerebbe portare il bambino in studio, magari nell’occasione di un controllo dei genitori.
Il primo incontro del bambino con il dentista non deve essere una visita e non devono essere fatte terapie, è appunto solo un incontro conoscitivo durante il quale il bambino gioca, vede cartoni animati, disegna in un ambiente “amico”.
Per i bambini, un controllo dal dentista esperto in pedodonzia, è consigliato ogni 6-12 mesi.